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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

BoogieWoogie versus Rockabilly: il sorpasso

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Lombardia  anni Cinquanta, arriva il   boogie woogie : il ballo simbolo, che dallo swing delle grandi orchestre, al rhythm and blues, al country approda al rock and roll e finisce (ahimé) sui ritmi anni Settanta. Emilia anni Novanta, arriva il   rockabilly , una cultura che nasce nel sud, si ricolloca nel nord e fissa un unico denominatore comune: la musica . Il ballo , il jive c'è ma è marginale. Arriva dopo. Miti ed eroi fuori dalla linea del tempo Storie diverse che io leggo così: nel boogie vedo  una generazione antica, nel rockabilly una generazione vintage. La differenza è questa sacca temporale che anima i "revival": se c'è il fenomeno diventa "cool", si arricchisce dell'impossibile. " Al pari di New Orleans anche Menphis è terribilmente offuscata da miti e leggende. I visitatori arrivano da tutto il mondo in cerca di qualcosa che non c'è più.[...] Dal ciuffo perfettamente impomatato, all'accendino Zippo e alla sigaretta di

Accessori per il ballo: a ogni stile la sua scarpa

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 "...ma come mi vesto a lezione e che scarpe metto?" Lindy hop  e  Shag Marca: Keds, reperibile on line ( Amazon ) o anche nei negozi. Modello: Keds - Sneaker Champion CVO Costo: dipende dalle offerte e dal numero , dai 15,00 euro Rockabilly Jive Marca: All Stars, reperibile on line ( Amazon ) e nei negozi Modello: Converse, varie personalizzazione Costi: dai 28,00 euro circa in su, a seconda delle serie Country Marca: Converse Modello: Converse Dallas Cowboy, reperibile nei negozi o  on-line Costo: dipende dalla personalizzazione, dai 60,00 euro circa in su. Boogie woogie Marca: TOMS (Filosofia One for One) Modello: Canvas Classic, disponibili  on-line , anche Amazon Costo: circa 18,00 euro Accessori indispensabili: 1) Pulizia : Per pulire e profumare le scarpe (fuori e anche dentro) consiglio le salviette disinfettate (ottime quelle degli amici a quattro zampe profumate alll'aloe o al borotalco).

La danza in evoluzione, la val di Fassa e me

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Quest'anno sono tornata in Val di Fassa dopo circa quindici anni. Più o meno il tempo che ballo swing. La Val di Fassa l'avevo lasciata perché stava cambiando. Troppi impianti di risalita, parchi giochi ad alta quota, confusione per le strade. E nessuno che sfalciasse più l'erba. Era una questione di orgoglio: i miei ricordi non coincidevano più con la realtà perché la realtà stava cambiando. Io non so se la realtà di adesso sia migliore o peggiore di quella di una volta. Il mio cuore rimbalza tra il vecchio e il nuovo. I ricordi fatti di scarponi, vecchi sci, montanari chiusi e diffidenti e la tecnologica pittoresca efficiente accoglienza di adesso.   Che cosa c'entra col ballo? C'entra. C'entra perché l'orgoglio, la presunzione che i propri ricordi siano i migliori a volte rende diffidenti, ostili e estranei, si creano delle isole di cultura, si abbattono i ponti. Insomma le montagne sono sempre lì e i colchici fioriscono ancora a se